14/09/2022 admin

Pupo superstar, Connie Talbot la grande rivelazione

Dopo un venerdì sera interessante ma, nonostante tutto, un po' ... tiepido l'atmosfera si è surriscaldata nella serata conclusiva di City of Guitars che ha radunato in Piazza Grande il pubblico delle grandi occasioni attirato sì dal cast allestito dagli organizzatori, ma trattenuto fino a tarda serata dalla qualità e dall' energia proveniente da un palcoscenico alla fine risultato addirittura troppo piccolo per l'ampiezza delle proposte.

Tra le quali due hanno brillato particolarmente. La prima è la ventunenne britannica Connie Talbot, autentica sorpresa sia perché praticamente sconosciuta al pubblico ticinese sia perché il suo nome non era presente in cartellone. Si è trattato dunque di un autentico coup de theatre del team promotore dell'evento che ha lasciato tutti a bocca aperta. Per la qualità vocale della giovane artista (tutt'altro che una sconosciuta in patria, va detto - provate a digitare il suo nome su qualsiasi motore di ricerca e vi si aprirà un universo...) che, in un'epoca in cui il ruolo dell'interprete tout court, senza troppi orpelli estetici, è un po' messo in ombra, riconcilia con una musica fatta quali esclusivamente di emozioni. La sua versione di un classico quale "Always On My Mind" eseguita da sola alla tastiera è un momento che verrà ricordato nella storia della kermesse così come le sue altre delicate interpretazione di classici con le quali ha dimostrato, al netto di una tenera timidezza, di essere pronta a vestire i panni della grande star internazionale.

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